Il salgemma è un minerale che deve il suo nome all’unione della parole sale e gemma. Lo stesso è conosciuto anche con il nome di halite. In questo caso il nome deriva da due parole greche che hanno come significato di sale e di pietra.
Se contrariamente a quanto fatto dai greci, che hanno adottato la parola pietra, in Italia per definire questo materiale è stata scelta la parola gemma, è per via del fatto che il salgemma si contraddistingue per il suo aspetto cristallino. Merito della sua composizione basata sul cloruro di sodio.
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Caratteristiche Salgemma
Questo minerale è parte integrante della classe mineralogica dell’alogenuro. Il sistema è cubico, mentre il gruppo di riferimento è quello monometrico. Cubico è anche l’abito cristallino, ma esclusivamente qualora sia provvisto di fessure consone che gli permettano di svilupparsi in modo adeguato. Quando il salgemma non è cubico, è possibile trovarlo in forma massiccia e spesso anche in forma granulare. Il peso specifico del salgemma oscilla tra 2.1 e 2.2 g/cm3, mentre la sua durezza si attesta sui 2.5 della scala Mohs.
Per quello che riguarda le sue tonalità, esso può assumerne numerose, ma anche non averne nessuna. La tonalità predominante del salgemma è il grigio, tuttavia non di rado è possibile vedere esemplari di questo minerale in tonalità come il rosso ed il blu.
Per quello che riguarda la sua lucentezza, essa può essere vitrea, tuttavia, può divenire anche opaca. Da segnalare inoltre la trasparenza di questo minerale dalla sfaldatura cubica. Per quanto riguarda lo striscio, invece, esso mostra una polvere incolore.
Facendo sempre riferimento alle caratteristiche fisiche del salgemma, è doveroso segnalare il suo sapore salato, aspetto facilmente intuibile visto il suo nome. Infine segnaliamo il fatto che questo minerale è solubile nell’acqua, ma non in etanolo, e, trattandosi di un minerale igroscopico, è fondamentale conservarlo in un luogo consono.
Tipologie Salgemma
Il salgemma tende ad originarsi all’interno delle masse d’acqua salata che evaporando finiscono per originare dei banchi di dimensioni cospicue. Con il termine masse d’acqua facciamo riferimento a laghi e mari salati. Risulta essere possibile trovare questi banchi all’interno delle rocce di qualsiasi età geologica. Nella maggioranza dei casi è possibile trovare questo minerale all’interno di rocce compatte ed argillose, che essendo impermeabili non permettono all’acqua di fare il suo corso. Di conseguenza il salgemma può conservarsi senza problemi. In questo tipo di giacimenti insieme al salgemma troviamo carnalite, gesso, poliarite e silvite.
La maggioranza dei giacimenti di questo minerale si trova negli Usa. Per quello che riguarda l’Europa, invece, per trovare importanti giacimenti di salgemma è necessario andare in Inghilterra, Germania, Russia, Polonia ed Austria.
Anche se di dimensioni ridotte, anche l’Italia presenta dei giacimenti di questo minerale. Quelli di maggior rilievo è possibile trovarli in Toscana, presso Ponteginori e le saline di San Gemignano e Volterra.
Utilizzo Salgemma
Il salgemma viene usato sia per usi alimentari che per finalità industriali.
A distinguere il salgemma dal sale da cucina è principalmente l’assenza di iodio.
Mentre il sale marino grezzo viene ricavato dalle saline e frequentemente viene sottoposto a procedure chimiche per ottenere cloruro di sodio, con conseguente perdita di oligominerali preziosi, il salgemma è frutto di depositi marini molto antichi e può vantare qualità notevoli e diverse a seconda del giacimento da cui proviene.