In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche e il valore della turchese.
Contrariamente a quello che probabilmente potresti essere portato a pensare, il nome di questo minerale, rientrante nella categoria mineralogica dei fosfati, non è dovuto al suo colore, ma deriva dal fatto che venne rinvenuto per la prima volta in Turchia.
Indice
Caratteristiche Turchese
Come già anticipato, la turchese rientra nella classe mineralogica dei fosfati ed è parte del sistema triclino. Per quel che concerne la sua durezza, misurata con la scala Mohs, essa può oscillare da cinque a sei, può essere quindi indossata giornalmente, ma con cautela.
Per quello che riguarda la sua densità, invece, essa può variare tra 2.6 e 2.8 g/cm3. Per quanto riguarda la sua lucentezza, essa può essere lucentanea o cerea. Dal punto di vista della trasparenza, la gemma può essere da traslucida a opaca.
Per quanto riguarda il suo abito cristallino, invece, esso si compone di noduli oppure, in alternativa, di microcristalli.
Riguardo alla sfaldatura della turchese, i pareri non sono univoci. Alcuni sono dell’avviso che questo minerale sia perfetto lungo tutte le direzioni, mentre per altri le cose non starebbero esattamente così. Ampie certezze arrivano invece dalla frattura, concoide, e dal suo colorito. La tonalità prelevante è l’azzurro verde. Non sempre il colore è uniforme, anzi presenta spesso delle chiazze e macchie più scure. Risulta essere molto facile vedere, inoltre, dei residui di roccia madre. La qualità di una turchese si giudica infatti da colore, texture e assenza di roccia madre.
Il colore blu è determinato dalla presenza, nel minerale, di rame. Le tracce di ferro, invece, la fanno apparire più verde, cose che abbassa notevolmente il suo valore.
Il colore inoltre può subire alterazioni con il tempo, causate dagli agenti esterni con cui entra in contatto. Questo è dovuto alla sua porosità, cosa che può anche influenzarne la durabilità.
La turchese viene classificato come un minerale di genesi secondaria. Questo è dovuto al fatto che essa è originata dalla circolazione di soluzioni a base mineraria che è possibile trovare principalmente all’interno di rocce sedimentarie vulcaniche e arenarie le quali, in genere, si contraddistinguono per la presenza di numerose fratture.
L’estrazione della turchese ha luogo principalmente dai giacimenti secondari di rame, all’interno di rocce alluminifere sedimentarie che si trovano in zone dal clima abbastanza arido. Allo stato naturale, è possibile trovarla sotto forma di incrostazioni. L’Iran è la nazione che conta i maggiori giacimenti di turchese. Il più famoso è quello che si trova nella località di Ali-Marsa-Koh. Tra gli altri paesi asiatici contraddistinti dalla presenza di giacimenti di turchese, troviamo il Kazakistan e l’Uzbekistan.
Anche se in misura minore, l’Africa è ricca di giacimenti di turchese, così come l’America del Nord e quella del Sud, specialmente il Perù. Persino in Oceania è possibile trovare giacimenti di turchese. Mentre per quello che riguarda l’Europa, i maggiori giacimenti di questo minerale si trovano in Turchia.
Tipologie Turchese
In natura è possibile trovare numerose varietà di turchese. Ognuna di esse ha assunto il nome dell’area presso la quale è stata rinvenuta. Ecco perché nella seguente lista figurano la turchese nepalese, la turchese persiana, la turchese americana, la turchese cinese, la turchese africana, la turchese messicana.
Come risulta essere ovvio che sia, non tutte le varietà di turchese hanno preso il loro nome dalla nazione nella quale sono state trovate. Un chiaro esempio è rappresentato dalla turchese giallo limone, che come è facilmente intuibile deve il suo nome al particolare colore, giallo chiaro, che la contraddistingue. Questa varietà di turchese arriva dalla Cina.
Negli anni 80 è stata creata la Turchese sintetica Gilson, prodotta tramite un metodo ceramico. Il risultato ha però un aspetto molto artificiale e quindi non è diffusa sul mercato. Sono molto comuni invece le imitazioni, sia naturali che sintetiche. Le gemme naturali che più assomigliano alla turchese sono variscite, howlite colorata artificialmente e la crisocolla. Tra i sintetici più usati ci sono vetro e plastica.
Valore Turchese
La turchese non è una gemma rara, ma risulta essere difficile trovare esemplari di alta qualità, che di conseguenza raggiungono prezzi elevati sul mercato.
L’utilizzo di trattamenti per aumentarne la bellezza e la resistenza agli agenti esterni sono piuttosto comuni.
Quello più comune è l’impregnamento con la cera, che va a sigillare tutti i pori e la isola dal contatto con la pelle, profumi e acqua. In questo modo rende la pietra liscia e lucida.
Gemme che presentano un colore poco deciso, vengono invece impregnate con del colorante. Si tratta però di una tecnica poco usata, perché il risultato è poco naturale e non duraturo.
Il prezzo di un pietra di turchese naturale di prima scelta, soprattutto in collane a pallini, è molto elevato. Altra cosa è invece il singolo cabochon di turchese, con il quale realizzare un anello o un ciondolo o un paio di orecchini, che montato in oro costa relativamente poco.
Utilizzo Turchese
A partire dall’antichità questo minerale è stato impiegato nelle vesti di pietra preziosa ed ornamentale. Il suo taglio è principalmente a cabochon a superficie curva e privo di sfaccettature. Questo taglio fa in modo che la turchese possa essere impiegata per la produzione di sfere per collane, anelli, orecchini e statuette di grandissimo pregio. A comprova di ciò, il fatto che alcune gemme realizzate con la turchese sono attualmente conservate a New York, presso il Metropolitan Museum of Art e a Londra, presso il British Museum.