In questa guida vediamo quali sono le caratteristiche e il valore del lapislazzuli.
Il Lapislazzuli è un minerale apprezzato a partire dall’antichità per la sua bellezza, tanto da essere anche tra i più usati per la creazione di gioielli di ogni tipo.
La caratteristica che prima di ogni altra salta agli occhi, per quanto riguarda il Lapislazzuli, è il colore, ovvero un blu di particolare intensità dalla riuscita estetica eccellente.
Indice
Caratteristiche Lapislazzuli
Il lapislazzuli non è una gemma, ma una roccia. Questo significa che è un aggregato di diversi minerali, come Lazurite, Calcite e Pirite. La qualità della pietra si determina dalla percentuale di questi tre. Per esempio, se la calcite è troppo visibile nella pietra, essa sembrerà biancastra e meno desiderabile. Responsabile della colorazione azzurra del Lapislazzuli è infatti il Lazurite. La presenza di scaglie di pirite la impreziosiscono, rendendola simile ad un cielo pieno di stelle,
Da sempre, possiamo dire dagli albori della Storia, il Lapislazzuli è simbolo di regalità.
La maggioranza dei Lapislazzuli in circolazione proviene dall’Afghanistan, ma in misura minore se ne trovano anche in Russia, in Egitto, in Italia, negli USA e in Cile.
Il colore tipico del Lapislazzuli, come già detto, è il blu, ma tracce di altri minerali in esso presenti possono conferirgli altre sfumature, in particolare vi si possono trovare la calcite bianca e la pirite dorata. Il colore migliore è comunque il blu violaceo con qualche scaglia di pirite e nessuna traccia visibile di calcite. Troppa calcite o pirite possono abbassare la qualità e fare apparire il Lapislazzuli verdastro e di poco valore.
I trattamenti per migliorare la bellezza sono frequenti, ma risultano essere poco stabili, cosa che fa ridurre il valore delle gemme trattate. Il trattamento più comune è la tintura blu, che copre le eventuali presenze di calcite, ma che può essere facilmente rimossa con dell’acetone. Di solito, dopo la tintura la pietra viene impregnata con della cera, in modo da proteggerla e farla sembrare più lucida.
Le imitazioni di lapislazzuli sono diffuse. Vetro, plastica e ceramica sono materiali molto utilizzati per le imitazioni. Un materiale sintetico creato apposta per imitare il lapislazzuli è il Gilson, somigliante all’originale, ma molto poroso.
La storia del Lapislazzuli è davvero molto lunga. Grazie ai suoi circa 7000 anni di storia, il Lapislazzuli non è una gemma come le altre, ma un simbolo legato a diverse tradizioni, appartenenti a popoli sia antichi che moderni.
Nell’Antico Egitto questa pietra era molto amata ed usata per creare amuleti e gioielli, come dimostrano numerosi ritrovamenti dell’epoca dei faraoni. Anche presso i Romani il Lapislazzuli fu tenuto in grande considerazione.
Nell’arte, il Lapislazzuli funse spesso da pigmento colorante, la pietra veniva ridotta in polvere e con l’aggiunta di olio si otteneva quel particolare punto di blu detto oltremare, un colore bellissimo presente anche nel capolavoro vinciano L’ultima cena.
Questo colore infatti, oltre che bellissimo, era anche resistente e capace di superare indenne il trascorrere del tempo, non a caso possiamo ammirarlo ancora oggi in molte opere, e ad un certo punto divenne talmente prezioso da superare, nel costo, l’oro.
Utilizzo Lapislazzuli
Dal punto di vista pratico, il Lapislazzuli è una pietra piuttosto facile da tagliare e lavorare. Il taglio cabochon è uno di quelli che riesce meglio e tra i più richiesti in assoluto, tuttavia lo si può trovare anche in altre forme, ovvero incisioni, figure, tavole, perline.
Come anticipato, per via di altri minerali frequentemente in esso presenti, trovare Lapislazzuli dal colore blu perfettamente uniforme è decisamente raro.
Chi ha la fortuna di possedere gioielli e oggetti in Lapislazzuli in effetti, fa bene ad averne particolare attenzione.
Alcuni divieti sono tassativi, il Lapislazzuli non va esposto a fonti di calore naturali ed artificiali, non lasciatelo al sole cocente e diretto, ma neanche vicino a termosifoni, stufe, condizionatori e caminetti accesi, e non mettetelo mai in acqua calda o bollente.
Vediamo come pulirlo dunque.
Esso resta lucido e perfetto semplicemente passandoci sopra un panno morbido leggermente inumidito con acqua fredda o al massimo appena tiepida.
Evitate i saponi, i detergenti acidi e salini e qualsiasi prodotto aggressivo, in quanto finireste per rovinare inevitabilmente un oggetto bello e, per sua natura, se trattato nel modo giusto, anche altamente resistente.
Riponete i gioielli in Lapislazzuli, quando non indossati, in un contenitore specifico al riparo dalla luce diretta, dal caldo e dall’umidità.
Il Lapislazzuli è abbastanza facile da trovare e lo si può acquistare nella maggioranza delle oreficerie e delle gioiellerie. Per quanto riguarda i soprammobili e l’oggettistica, ci si può rivolgere ai negozi di oggettistica preziosa e di alto livello per la casa oppure alla rete, dove pure è altrettanto presente un mercato vario e diversificato sia nei modelli che nei prezzi.