In questa guida vediamo quali sono le caratteristiche e il valore dell’olivina
Sotto l’aspetto etimologico è fondamentale porre in evidenza il fatto che questa pietra è conosciuta anche con il nome di peridoto, parola di origine greca. Non vi sono invece notizie precise riguardo la provenienza della parola olivina. L’unica certezza in questo senso è che il nome deriverebbe dal suo colorito verde oliva.
Indice
Caratteristiche Olivina
Alla pari dei granati, questo minerale è parte del gruppo dei nesosilicati. Per la precisione l’olivina è a tutti gli effetti il capostipite del gruppo delle olivine. All’interno del gruppo, a rappresentare i due estremi troviamo la fayalite e la forsterite, con l’olivina al centro. La sua peculiarità è rappresentata dalla fusione a temperature elevate.
La cristallizzazione dell’olivina ha luogo all’interno del sistema ortorombico. Sotto l’aspetto chimico, la sua struttura si compone di tetraedri isolati di Si04 connessi tra loro mediante atomi di ferro e magnesio. In sostituzione del ferro e del magnesio, l’olivina può avere al suo interno anche calcio e manganese.
Il suo abito cristallino è prismatico e rozzo, anche se è possibile trovarla spesso in forma massiva e granulare. Ogni sezione presenta un contorno dalla forma esagonale. Nel caso in cui ci si imbatta in campioni trasparenti di olivina, è possibile procedere con taglio degli stessi.
Per quello che concerne la sua durezza, essa oscilla tra 6.5 e 7 della scala Mohs, mentre il suo peso specifico varia fra i 3.2 e i 3.3. La sua lucentezza è vitrea. Per quanto riguarda l’opacità, questo minerale presenta una trasparenza che varia da traslucida a trasparente. Sotto l’aspetto cromatico essa può assumere tonalità differenti, giallo, verde, giallo verdastro, verde giallastro, bruno, bruno rossastro, nero verdastro e bianco. La sua frattura è concoide, invece la sua sfaldatura si suddivide in due diverse direzioni le quali sono separati da una distanza di novanta gradi.
Tipologie Olivina
Le olivine sono presenti principalmente all’interno di rocce mafiche e ultramafiche e in misura minore all’interno di rocce intrusive ed effusive, come per esempio le dunite, che presentano una percentuale di olivina pari al 90%. L’olivina è presente anche in alcuni basalti e all’interno delle rocce peridotiti. Questo minerale è presente anche all’interno di rocce metamorfiche di contatto.
Giacimenti di questo minerale sono presenti in Italia, in particolare sulle pendici del Vesuvio. Lontano dai confini nazionali, invece, gli altri giacimenti di olivina si trovano in Russia, Pakistan, Australia, Brasile, Egitto, Irlanda, Usa, Sri Lanka, Sud Africa, Myanmar, Francia, Germania, Etiopia, Messico e Canada.
Utilizzo Olivina
Dato che fonde a temperature molto elevate, è usata come costituente di materiali refrattari ed abrasivi all’interno di apparecchi elettronici ad alta frequenza. Troviamo questo minerale anche in pellicole sottili, ceramiche, leghe e collanti per alte temperature.
Esclusivamente i cristalli maggiormente trasparenti, ossia quelli che presentano una tonalità più intensa e gradevole, possono essere lavorati e rientrare nel campo gemmologico.