In questa guida spieghiamo quale risultano essere le caratteristiche e il valore della Dolomite. Se questo nome ti fa pensare alla catena montuosa delle Alpi orientali, sappi che non sei completamente fuori strada.
La dolomite è un minerale della famiglia dei carbonati. Si compone principalmente di magnesio e calcio. In natura troviamo una roccia chiamata dolomia che si contraddistingue per essere formata in prevalenza dalla dolomite.
Per quanto concerne l’etimologia del termine, la dolomite deve il suo nome al mineralogista francese Dolomieu. In Italia troviamo le Dolomiti, imponenti catene montuose che presentano tracce di questo materiale. Tornando all’origine del termine, la dolomite fu scoperta proprio da Dolomieu, nel lontano 1789, nel corso di un viaggio lungo i territori del Tirolo meridionale. Inizialmente la dolomite fu erroneamente confusa con il calcare, poi in seguito grazie a degli appositi test che rilevarono reazioni chimiche all’acido cloridrico rispetto al calcare, i mineralogisti capirono di essersi imbattuti in un nuovo minerale.
Indice
Caratteristiche Dolomite
Questo minerale rientra nel gruppo dimetrico e la sua cristallizzazione avviene all’interno del sistema trigonale. Osservando il suo abito cristallino emerge che il più delle volte è formato da aggregati cristallini con blocchi che possono avere forma massiva, romboedrica, prismatica o granulare.
In ogni caso, la struttura cristallina non si discosta di molto da quella della calcite. Per quello che concerne la sua durezza, si attesta tra valori 3.5 e 4 della scala Mohs. Il suo peso specifico invece è pari a 2.85. Il suo colore principale è il bianco. In casi più sporadici può essere vicina a tonalità come il rosa ed il grigio. Molto raramente ci si imbatte in risvolti di colore nero, giallo o verde. Analizzando la lucentezza di questo minerale, emerge che la dolomite va da vitrea a perlaceo. Per quel che riguarda la trasparenza, invece, va da trasparente a traslucida.
La frattura è caratterizzata da una curva piana, mentre la sfaldatura ha luogo in modo impeccabile lungo le 3 direzioni del romboedro. Per quello che concerne lo striscio, invece, esso è di polvere bianca.
Tipologie Dolomite
Ancora oggi non si ha una certezza assoluta relativamente all’origine di questo minerale. Quello che sappiamo è che la dolomia costituisce il dieci per cento del totale delle rocce sedimentarie. Questo ci autorizzerebbe a pensare che la dolomite si origini non troppo lontano dalla superficie della Terra. La questione che alimenta i maggiori dubbi è dovuta al fatto che, contrariamente ad oggi, tempo fa questo materiale veniva prodotto in grandi quantità.
I giacimenti di questo materiali sono diffusi in ogni angolo del pianeta. Ovviamente è possibile trovarne anche in Italia, specialmente in Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige ed in Toscana, precisamente a Carrara. Ulteriori giacimenti di dolomite si trovano in Brasile, Australia, Messico, Canada, Svizzera, Germania, Stati Uniti d’America e Spagna.
Mettendo la dolomite a contatto con l’acido solforico, è possibile originare sia il solfato di magnesio che il solfato di calcio.
Nonostante la dolomia rappresenti circa il dieci per cento di tutte le rocce sedimentarie, la sua sintesi in laboratorio necessita di temperature maggiori ai cento gradi.
Utilizzo Dolomite
Questo minerale può essere impiegato nel settore ornamentale ed è estremamente apprezzato dai collezionisti. La dolomite è inoltre utilizzata nell’industria chimica ed edilizia. Nello specifico, viene generalmente impiegata per la pavimentazione stradale.