Il diaspro è una particolare varietà di quarzo. Combinato con altri minerali, il diaspro può variare leggermente di tonalità. Risulta essere proprio grazie a questa particolarità che il diaspro è sempre più diffuso e ricercato dagli appassionati di gemme semi preziose.
La denominazione diaspro è dovuta agli antichi persiani che chiamavano così il quarzo. Questa roccia sedimentaria ha dunque una storia millenaria alle spalle. Zultanite è il nome commerciale del diaspro. Un appellativo dovuto al fatto che il maggiore giacimento di diaspro, dal quale viene estratto un minerale in grado di garantire una maggiore qualità e di conseguenza la possibilità di essere utilizzato come gemma, si trova in Anatolia, regione storica della Turchia.
Indice
Caratteristiche Diaspro
Questa particolare varietà di quarzo rientra nella categoria mineralogica degli idrossidi e la sua cristallizzazione ha luogo nel sistema ortorombico. L’abito cristallino è composto da criptocristallino granulare e quarzo micro. Può capitare che al suo interno siano presenti anche modesti quantitativi di silice opalina.
Per quello che concerne durezza e peso del diaspro, la prima oscilla tra 6.5 e 7 della scala di Mohs, mentre il secondo tra i 3.3 e i 3.5 g/cm3. La sua dispersione invece è moderata e come anticipato in precedenza, può assumere diverse tonalità come verde, giallo, bruno, grigio, rosso violaceo e rosa o essere privo di colore. La sua lucentezza può essere adamantina o vitrea, mentre la sfaldatura è sempre impeccabile.
Per quello che concerne il pleocroismo, osservando il diaspro da prospettive diverse esso varia di colore, segnaliamo la presenza di un tricroismo abbastanza marcato. Questa particolare roccia mineraria si contraddistingue anche per la presenza di lievi fenomeni di fluorescenza.
Allo stato naturale il diaspro è caratterizzato dalla presenza di strati con spessori che variano da pochi millimetri ad oltre il metro, in casi sporadici. Per quello che concerne la sua superficie, essa può essere liscia oppure a grana fine. Il diaspro può essere originato sia da un processo vulcanico che ha luogo in acqua che dalla sedimentazione e precipitazione di silice. Queste due fasi possono avere luogo sotto forma di gel, il quale, una volta depositatosi sul fondo del bacino dell’acqua, inizia via via a solidificarsi.
La caratteristica strutturale diversa rispetto al calcedonio, impedisce di fatto la possibilità di modificarne il colore, anche a causa della mancanza di acqua interstiziale all’interno del diaspro.
Il diaspro è solitamente rosso, con diverse tonalità di bruno, giallo, meno frequentemente verde, grigio, bianco o nero, a volte violaceo, bluastro.
Tipologie Diaspro
Questa roccia sedimentaria viene classificata in base alle differenti colorazioni che è in grado di assumere. Il diaspro più diffuso presenta un colorito simile al rosso, oppure, in casi più sporadici, al giallo.
Tra le tipologie più comuni segnaliamo
-Diaspro fiorito, che si contraddistingue per la presenza di agata a macchie o a vene ed è possibile trovarlo in alcune miniere della Sicilia e della Toscana.
-Diaspro Giallo, che può essere trovato nella regione siciliana
-Diaspro zonato, caratterizzato dalla presenza di bande parallele di quarzo e calcedonio variopinte, si trova perlopiù in Sardegna.
-Diaspro fiorito, caratterizzato da inclusioni translucide di agata a vene o a macchie.
-Diaspro onice.
-Crisodiaspro, che contiene delle inclusioni verdi di sali di cromo.
-Diaspro nero, utilizzata come pietra di paragone per il saggio di metalli preziosi e delle loro leghe.
-Diaspro verde, con con screziature brune e rossicce.
Utilizzo Labradorite
Grazie alle sue incantevoli e mutevoli tonalità, il diaspro in genere viene impiegato in veste di gemma semi preziosa. Il diaspro è apprezzato come pietra ornamentale per le giustapposizioni dei colori, le sfumature, le particolarissime alternanze cromatiche o la presenza di frammenti inclusi nel calcedonio. Tuttavia, questa particolare roccia sedimentaria è particolarmente adatta anche alla produzione di punte, lame ed ulteriori attrezzi dell’industria litica.
Quando viene impiegato in veste di pietra preziosa si propende per un taglio a cabochon. Invece, in campo ornamentale il diaspro viene impiegato per produrre oggetti voluminosi come sculture, vasi, coppe ma anche di piccole dimensioni, come tessere di mosaico. In ultimo segnaliamo che negli Usa sono presenti lastre prodotte grazie all’impiego del diaspro. Esse sono state utilizzate per ricoprire rivestimenti murali e ambienti estremamente lussuosi.