L’antimonio è un minerale indicato con la sigla SB, abbreviazione di stibium, ossia bastoncino.
L’antimonio è un semimetallo visibile in quattro forme allotropiche differenti, stabili ed instabili. Per quello che concerne le forme stabili, esse presentano tonalità che vanno dal bianco all’azzurro. Mentre le forme instabili si contraddistinguono per la presenza di tonalità prossime al nero ed al giallo.
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Caratteristiche Antimonio
La cristallizzazione dell’antimonio ha luogo all’interno del sistema trigonale. La densità di questo minerale si aggira sui 6700 kg/m3, mentre la sua durezza è pari a 3 nella scala di Mohs .
Nonostante non sia molto dissimile da un metallo, presenta sostanziali differenze rispetto ad esso sia da un punto di vista chimico che da un punto di vista fisico.
Nella sua forma più semplice si presenta come un solido bianco argentato con riflessi prossimi all’azzurro e si contraddistingue per la sua moderata conducibilità elettrica e termica. A temperature moderate ha luogo la sublimazione. Non di rado questo minerale viene rilevato insieme a metalli caratterizzati da un discreto peso, come il piombo, il rame e l’argento.
La sua lucentezza è metallica e la sfaldatura è impeccabile. La frattura invece è irregolare. Questo minerale reagisce chimicamente nel caso in cui entri in contatto con alogeni e acidi ossidanti. Attraverso il raffreddamento, le leghe dell’antimonio finiscono per espandersi. Allo stato naturale lo troviamo principalmente sotto forma di incrostazioni, masse granulari e noduli raggianti.
Per quanto riguarda la sua origine, è possibile sostenere che l’antimonio provenga da un ambiente idrotermale. Nello specifico, la sua origine è frutto della solidificazione dei fluidi rimanenti a seguito del processo di cristallizzazione di graniti e pegmatiti. Unitamente a solfoantimoniuri e solfoarseniuri, è collocato all’interno dei filoni idrotermali.
Per quel che concerne i giacimenti di questo minerale, essi sono presenti in ogni angolo del pianeta. La maggiore concentrazione vi è in Germania, Portogallo, Svezia, Stati Uniti e Canada. Anche in Italia sono presenti giacimenti di antimonio. Tra questi i più rilevanti sono quelli trovati all’interno delle miniere di Su Suergiu, in provincia di Cagliari, e di San Bartolomeo Val Cavargna, in provincia di Lecco.
Utilizzo Antimonio
L’antimonio viene impiegato anche per produrre vernici, ceramiche, smalti e gomme, oltre che come agente antifiamma e lungo il processo produttivo di numerose leghe metalliche. Nell’industria, questo minerale è impiegato nell’ambito dei semiconduttori per la produzione di sensori infrarossi, diodi, e dispositivi il cui funzionamento è basato sull’effetto Hall.
Come se non bastasse l’antimonio viene inoltre impiegato nella produzione di proiettili, fiammiferi, tubature, traccianti e guaine per cavi. In commercio lo troviamo sotto forma di cristalli, polvere e lingotti.