In questa guida spieghiamo quale risultano essere le caratteristiche e il valore del corindone.
Il corindone, Al2O3, è un minerale trigonale, gruppo spaziale R-3c, caratterizzato quindi da un reticolo cristallino con centratura romboedrica.
La sua struttura cristallina è caratterizzata da atomi di Al in coordinazione ottaedrica con atomi di O a dare una struttura compatta dove ogni ottaedro di Al condivide diversi spigoli con ottaedri adiacenti.
Tale struttura compatta, similmente alla compattezza della struttura del diamante, è responsabile dell’elevata durezza del corindone,
Indice
Caratteristiche Corindone
La simmetria trigonale della struttura cristallina del corindone influenza ampiamente gli abiti assunti dalle sue varietà gemmologiche.
I rubini assumono frequentemente abito prismatico esagonale tabulare o romboedrico
Gli zaffiri assumono più frequentemente abito bipiramidale esagonale, spesso troncato da pinacoidi basali.
Tipico è anche l’abito a barilotto.
Sfaldatura: I corindoni non presentano piani di sfaldatura e sono caratterizzati da frattura concoide. Tuttavia, se geminati, possono dare luogo a partizioni lungo il piano di geminazione che simulano un piano sfaldatura.
Durezza: il corindone è il minerale indice n. 9 della scala di Mohs.
Densità: il corindone presenta un peso specifico piuttosto elevato, carattere questo piuttosto diagnostico unitamente alla durezza e alle proprietà birifrangenti. Il peso specifico è piuttosto costante e compreso tra 3.99 e 4.01
Lucentezza: I corindoni presentano lucentezza tipicamente vitrea. Quando presentano inclusioni di cristalli di abito aciculare, prevalentemente di rutilo, orientate in direzione degli spigoli tra la base e le facce del prisma o delle birpiramidi esagonale, si possono instaurare effetti
ottici di riflessione e rifrazione della luce da parte di queste inclusioni che generano fenomeni di asterismo.
Rubini e zaffiri con asterismo sono tipicamente opachi e tagliati a cabochon, con la base della pietra parallela alla base del prisma o della bipiramide .
Rifrazione: I corindoni, appartenendo al sistema trigonale, sono birifrangenti, con indice di rifrazione compreso tra 1.767 – 1.772 per il raggio ordinario e 1.759 – 1.763 per il raggio straordinario.
La dispersione è moderata, ma il colore di rubini e zaffiri maschera frequentemente i flebili effetti di fuoco.
Non è presente effetti di fuoco perché il colore di corindoni porta all’assorbimento selettivo degli spettri visibili, che minimizza tale effetto. Sicuramente l’effetto di fuoco è più evidente nelle gemme trasparenti che possono trasmettere luce visibile in tutte le lunghezze d’onda, senza assorbimento.
Il dicroismo è variabile con, nel caso dello zaffiro, variazioni di colore da azzurro intenso a azzurro verdognolo e, nel caso del rubino, da rosso cremisi a rosso aranciato.
Il corindone si origina specialmente nelle zone contraddistinte dalla presenza di rocce metamorfiche di contatto e regionali. Anche se è opportuno precisare che in alcuni casi è stata rilevata la presenza di questo minerale anche all’interno di depositi alluvionali. Per quanto riguarda i giacimenti di corindone, nell’elencarli è necessario tenere in considerazione le diverse varietà del minerale sparse su tutto il pianeta. Per esempio, l’estrazione del rubino avviene perlopiù in Birmania, Siam e Sri Lanka. I rubini estratti nello Sri Lanka si contraddistinguono per un fenomeno chiamato asterismo, termine impiegato per definire il particolare effetto ottico che porta, alla composizione di una stella a 6 punte. Questo fenomeno tende a manifestarsi specialmente durante il taglio e la lavorazione del minerale.
Tra gli altri famosi luoghi di estrazione del rubino troviamo Vietnam, Tanzania, Jugoslavia e Cina. I giacimenti di zaffiri, invece, si trovano in Cambogia, Australia, Madagascar, Vietnam, Thailandia e Sri Lanka, nazione dove viene estratta anche il padparadascha, che come abbiamo avuto modo di vedere pur essendo meno conosciuta è un’altra importante varietà di corindone.
Tipologie Corindone
Il corindone è un minerale allocromatico, ossia è presente in tutti i colori. Esso è disponibile in diverse varietà, come lo smeriglio, che presenta un colorito che varia dal bianco al grigio bruno. Di solito viene impiegato per la preparazione di abrasivi.
Impossibile non citare una delle varietà di corindone più famose, il rubino, caratterizzato dal suo colorito rosso e da un’opacità lucida semitrasparente. Il rubino, unitamente ad un colorito rosso intenso, può assumere delle sfumature che oscillano dal rosso rosato a quello violato. Esso può essere sia trattato che prodotto sinteticamente. Del resto stiamo parlando di un minerale a cui viene attribuito grande valore. Merito della sua invidiabile estetica e durezza.
Un’altra varietà di corindone molto famosa è lo zaffiro. Conosciuto ai più per il suo colore blu, in realtà può dare origine a diverse sfumature di colore, dal blu verdastro al blu violaceo. Alla pari del rubino, può essere lavorato sinteticamente o trattato mediante termodiffusione.
Una varietà di corindone meno conosciuta è il padparadscha, il cui colore varia dall’arancio, all’arancio giallastro rosato. Il leucozaffiro è invece la varietà incolore del corindone, resa tale da una struttura cristallina priva di elementi esterni.
Utilizzo Corindone
Il corindone può essere impiegato per numerosi scopi. Naturalmente, quando è possibile tagliarlo lo troviamo in gioielleria. Risulta essere però impiegato anche per la produzione di ceramiche. Come se non bastasse può essere usato come perno per supportare orologi.
Le qualità scadenti di corindone, cioè tutto ciò che non può essere usato in gioielleria, vengono spesso utilizzate nella fabbricazione di abrasivi, vista la grande durezza di questo minerale, prossima a quella del diamante.
Le proprietà fisiche e ottiche dei corindoni rendono relativamente semplice il riconoscimento di altre pietre colorate utilizzate ad imitazione di rubini e zaffiri.
Una delle imitazioni più utilizzate del rubino è costituita dagli spinelli rossi.
Gli spinelli sono cubici e, di conseguenza, monorifrangenti. L’utilizzo di un polariscopio o di un rifrattometro è sufficiente per distinguerli dai rubini. Sono comunque gemme ricercate dal colore spesso molto simile a quello dei rubini. Oltre al colore rosso, gli spinelli possono presentarsi in natura con diversi colori.
I più apprezzati sono gli spinelli rossi e blu cobalto, anche per la loro somiglianza con rubini e zaffiri.
Altri spinelli di varietà gemmologica sono quelli rosa, malva e colore lavanda.